Si tratta di un fenomeno importante, che alcune volte può anche nascere dalle dinamiche di una relazione di coppia, oppure scaturire tra semplici conoscenti o tra persone che non si conoscono affatto.

Spesso si parte dai messaggi o da brevi telefonate, per poi finire con pedinamenti, minacce, aggressioni.

Le tipologie di stalker

Attualmente esistono cinque diverse categorie di stalker. Si tratta, evidentemente, di una casistica elaborata al solo fine di permettere agli operatori coinvolti e alle vittime di comprendere meglio la situazione con cui si ha a che fare.

Lo stalker risentito

Alcune persone covano risentimento, agiscono per vendetta nei confronti della vittima e ritengono, per questo, giustificabile la propria condotta persecutoria. Rientrano in questa categoria gli ex coniugi.

Lo stalker bisognoso di affetto

Vi sono poi i soggetti bisognosi di affetto, che tendono a vedere nella semplice cortesia altrui un sentimento o un’attrazione verso di lui, in realtà inesistente e che, per questo motivo, inizia a porre in essere dei comportamenti persecutori.

Lo stalker corteggiatore

E’chi mette in atto corteggiamenti in modi inopportuni, spesso con fare troppo insistente, senza rendersene completamente conto.

Lo stalker respinto

Nella categoria può rientrare anche chi è stato respinto dalla vittima; può trattarsi di una persona che avrebbe voluto instaurare una relazione, di un ex coniuge o di un partner. In quest’ultimo caso, il soggetto si differenzia dalla prima tipologia esaminata perché accanto al desiderio di ingenerare disagio in modo vendicativo convive anche il desiderio di ritornare con il proprio partner.

Lo stalker predatore

Questa figura è finalizzata alla consumazione di rapporti sessuali e si caratterizza per il desiderio di ingenerare terrore nella vittima.

Per quanto riguarda i comportamenti tipici dello stalker, questi si rifanno, in genere, a specifiche tipologie di azioni, ovvero le comunicazioni (messaggi, telefonate, etc.) e le condotte con cui si cerca il confronto diretto con la vittima (inseguimenti, incontri non concordati, minacce verbali).

Esiste anche lo stalking psicologico, che si realizza quando il comportamento dello stalker incide direttamente sulla psiche della vittima, quindi quando le sue condotte si sviluppano attraverso frasi o messaggi tesi in maniera diretta ad alterare l’equilibrio psicologico di chi li riceve.

Come difendersi dagli stalker

Seguire questo decalogo dei comportamenti è importante nel caso si abbia a che fare con uno stalker:

  • comunicare in modo fermo e inequivoco il proprio rifiuto e disinteresse a una relazione con lo stalker;
  • non negoziare le sue proposte né incoraggiare successivi contatti;
  • non seguire abitudini troppo routinarie (ad es. variare strada e orari in occasione dei vari impegni quotidiani);
  • informare dei parenti o amici della situazione e dei propri spostamenti più rilevanti;
  • quando la situazione appare di una certa serietà, informare senza esitazioni le forze dell’ordine.