Servizi

CONSULENZA LEGALE

Il servizio di consulenza legale si rivolge a tutti coloro che altrimenti non saprebbero come affrontare le questioni legali.

NEGOZIAZIONE ASSISTITA

È un accordo con il quale le parti possono firmare la loro separazione, a costi contenuti, senza dover andare obbligatoriamente in Tribunale.

ACCORDI DI CONVIVENZA

Sempre più coppie decidono oggi di avviare una convivenza piuttosto che unirsi in matrimonio, o effettuare altre scelte

AMMINISTRAZIONE DI SOSTEGNO

Ha lo scopo di tutelare, con la limitazione minore possibile della capacità d’agire, le persone che non sono in grado di attendere alle occupazioni della vita quotidiana.
w

MEDIAZIONE FAMILIARE

La mediazione familiare si rivolge alle coppie i coniugi che hanno deciso di separarsi e/o divorziare, e vogliono raggiungere un accordo.

FORMAZIONE

Vengono offerti diversi momenti di incontro su alcuni argomenti quali: Corsi sulla comunicazione; Gruppi di parola per bambini; Gruppi dei genitori separati; ed altri.
i

CONSULENZA LEGALE

Il servizio di consulenza legale si rivolge a tutti coloro che altrimenti non saprebbero come affondare le questioni legali, offrendo informazioni a chi desidera ricevere un parere per risolvere un problema, togliersi un dubbio o ricevere un primo orientamento per la soluzione dei casi. Il consulente legale, grazie alla propria esperienza, è in grado di fornire, con umana comprensione, un’immediata assistenza e una prima risposta, oltre che a consigliare la strada più conveniente nel caso di problemi che risultano essere maggiormente complessi.

ACCORDI DI CONVIVENZA

Sempre più coppie decidono oggi di avviare una convivenza piuttosto che unirsi in matrimonio, o effettuare altre scelte.
Però convivere significa anche accettare una situazione di fatto che non garantisce alcuna tutela in caso di cessazione del rapporto.

L’ accordo di convivenza consente di regolarizzare le questioni economiche, patrimoniali e affettive del rapporto, anche per il caso di rottura del legame.

MEDIAZIONE FAMILIARE

Il servizio di mediazione familiare si rivolge alle coppie di coniugi che hanno deciso di separarsi e/o divorziare, e vogliono raggiungere un accordo. Il mediatore familiare si preoccupa di trattare tutti gli argomenti relativi alla separazione e/o al divorzio, accompagnando i genitori nella difficile transizione della separazione per aiutarli ad organizzare la vita familiare, trovando accordi, soluzioni e planning in favore dei figli. Alla fine degli incontri di mediazione, si avrà un accordo scritto che sarà portato in Tribunale per la sua omologazione, per dare allo stesso valore legale.

COS'E' LA MEDIAZIONE FAMILIARE?
?La Mediazione Familiare è un percorso alternativo alla lite giudiziale,in cui un terzo neutrale, il mediatore appunto, aiuta coloro che hanno deciso di separarsi a riorganizzare le relazioni familiari, soprattutto in vista di una maggior tutela dei figli, con lo scopo di giungere ad un accordo di separazione che possa essere poi presentato in tribunale per la sua omologazione.
A CHI SI RIVOLGE ?
?Il servizio di mediazione familiare si rivolge alle coppie di coniugi, che hanno deciso di separarsi, ma non solo, anche ai conviventi che hanno deciso di porre fine al loro legame, e vogliono raggiungere un accordo per la tutela dei figli.
PERCHE' SCEGLIERE LA MEDIAZIONE FAMILIARE?
?L’impronta base della mediazione familiare è che le lotte giudiziarie non sono vantaggiose per i coniugi, e per nessuno, neppure per i figli, che spesso si trovano in mezzo ai litigi dei loro genitori, diventando gli strumenti per ferire l’altro partner.
CIO’ CHE ROVINA I FIGLI E’ IL PROTRARSI NEL FUTURO DEL CONFLITTO.
?Farsi la guerra in tribunale è il modo peggiore, disastroso e più costoso di porre fine ad un matrimonio, a scapito dei propri figli; chi ci rimette sono solo loro. Scegliere la strada della mediazione familiare permette di trovare un accordo che risponda ai bisogni di ognuno, avendo un notevole risparmio anche di costi. Nella mediazione le parti sono le protagoniste del procedimento: cercano, non subiscono, ma trovano una soluzione al problema che hanno in comune.
COSA ASPETTARSI DAL PERCORSO DI MEDIAZIONE FAMILIARE?
?Le persone che si rivolgono al mio studio per intraprendere un percorso di mediazione spesso non sanno cosa aspettarsi esattamente. Ciò che è certo, è che stanno attraversando un periodo di sofferenza, che quasi sempre si sentono falliti come genitori, con una conseguente forte caduta dell’autostima personale; sta al mediatore, dunque, aiutarle a capirsi, in modo da individuare quale sia il percorso più adatto per uscire dallo stato di disagio nel quale si trovano. La mediazione familiare non è una terapia di coppia, e neanche un cammino psicologico, ma è un percorso che varia dalle 6 alle 12 sedute, a seconda degli argomenti trattati. Alla fine del percorso si otterrà un accordo che rappresenta il frutto degli interessi delle parti coinvolte, soprattutto nell’interesse dei minori. Le coppie che hanno deciso di separarsi scegliendo la strada della mediazione familiare possono offrire un aiuto concreto ai propri figli aiutandoli ad affrontare uno degli eventi più dolorosi della vita. Spesso sono proprio i figli a soffrire maggiormente della separazione di mamma e papà, perché i genitori sono così turbati emotivamente da non avere più a disposizione la stessa quantità di tempo, energie e capacità di prendersi cura dei figli. Allora, la mediazione familiare favorisce la relazione,la comunicazione e soprattutto il dialogo dei genitori, affinché questi ultimi trovino i comportamenti migliori per rassicurare i propri figli che mamma e papà saranno sempre presenti nella loro vita, perché si può sicuramente decidere di separarsi come coppia, mai come genitori.
L’ACCORDO DI MEDIAZIONE HA VALORE LEGALE?
?L’accordo raggiunto attraverso le sedute di mediazione familiare, ha valore di scrittura privata. Ciò significa che se una delle parti viola il contenuto della stessa, la parte lesa può recarsi in Tribunale per farla valere. Ovviamente, questo percorso ha dei tempi giudiziari lunghi. Pertanto, per ovviare a tutto questo, il mediatore insieme all’avvocato, collabora per trasformare l’accordo raggiunto in mediazione in ricorso per separazione, affinchè questo venga omologato, ossia assuma la forma di atto avente valore legale. I coniugi, insieme al mediatore e all’avvocato, dovranno presentarsi personalmente in Tribunale una sola volta; ci sarà quindi una sola udienza, in seguito alla quale il giudice omologherà l’accordo e i coniugi saranno separati. Essendo una collaborazione fra mediatore e avvocato, il mio studio assicura costi contenuti per dare la possibilità a tutti gli utenti di accedere a questo servizio.
QUALI SONO I VANTAGGI DELLA MEDIAZIONE?

?La mediazione familiare è una nuova risorsa a sostegno dei genitori, grazie alla quale questi sono sostenuti, accompagnati e capiti durante tutto il periodo difficile della separazione. Grazie alla mediazione si ha

  • un miglioramento delle capacità comunicative oltre il conflitto;
  •  un maggior riconoscimento dei bisogni dei propri figli;
  • un riconoscimento del reciproco ruolo genitoriale;
  • una garanzia assoluta di riservatezza, segreto professionale e tutela della privacy;
  • una riduzione dei tempi;
  • una significativa diminuzione dei costi.

NEGOZIAZIONE ASSISTITA

La negoziazione assistita viene spesso utilizzata anche nelle separazioni è un accordo con il quale le parti possono firmare la loro separazione, mediante l’assistenza di avvocati, senza dover andare in Tribunale e a costi più contenuti rispetto ad una separazione consensuale. Ciascun coniuge deve avere il proprio avvocato, e l’accordo viene firmato direttamente nello studio legale. La negoziazione assistita è rappresentata da un accordo definito “convenzione di negoziazione”. Attraverso la convenzione, le parti in controversia convengono “di cooperare in buona fede e lealtà”. Lo scopo è quello di poter risolvere in via stragiudiziale una lite. Decisivo e fondamentale è il ruolo degli avvocati. Con l’accordo di negoziazione si conclude il procedimento. L’accordo ha natura di contratto fra le parti e sarà vincolante per le stesse. Le parti sottoscriveranno l’accordo e, per autentica, verrà firmato anche dai rispettivi difensori.

FORMAZIONE

Vengono offerti diversi momenti di incontro su alcuni argomenti quali:
  • Corsi sulla comunicazione, negoziazione e gestione del conflitto PER LE INSEGNANTI DEL NIDO, SCUOLE DELL’INFANZIA, PRIMARIA SECONDARIA E SUPERIORI
  • Gruppi di parola per bambini che vivono la realtà della separazione, per offrire loro un momento di condivisione dei loro pensieri;
  • Gruppi dei genitori separati, per offrire un valido aiuto in alcuni momenti di difficoltà dovuti alla separazione.
  • Genitori in cammino

AMMINISTRAZIONE DI SOSTEGNO

L’amministratore di sostegno è una figura creata per tutelare quelle persone che, a causa di un’infermità o di una menomazione fisica o psichica, si trovano nell’impossibilità, anche parziale o temporanea, di provvedere ai propri interessi.
La legge sull’amministratore di sostegno ha lo scopo di tutelare, con la limitazione minore possibile della capacità d’agire, le persone che non sono in grado di attendere alle occupazioni della vita quotidiana.
Questa misura di protezione è a tutela di chi, per effetto di una infermità ovvero di una menomazione fisica o psichica, si trova nella impossibilità, anche parziale o temporanea, di provvedere ai propri interessi.
Quindi, possono essere sottoposti alla misura in oggetto le persone affette da infermità mentali, menomazioni psichiche, patologie psichiatriche, ritardo mentale, shopping compulsivo, sindrome di down, autismo, malattia di Alzheimer, abuso di bevande alcoliche e stupefacenti, prodigalità e ludopatia, ictus, malattie degenerative o in fase terminale, handicap fisici e motori, condizioni di coma e stato vegetativo, patologie tumorali.

CHI PUO' AVVIARE LA PROCEDURA?
?Pubblico Ministero, beneficiario della misura (anche se minore, interdetto o inabilitato), coniuge, persona stabilmente convivente, parenti entro il quarto grado, affini entro il secondo grado, tutore dell’interdetto, curatore dell’inabilitato, unito civilmente in favore del proprio compagno.
COM'È LA PROCEDURA
?Bisogna fare riferimento agli artt. 404 e 407 del codice civile, per cui il procedimento per la nomina dell’amministratore di sostegno si propone con ricorso che deve essere depositato presso il Tribunale (ufficio del Giudice Tutelare) del luogo di residenza o domicilio della persona che si vuole amministrare. Se non sussistono particolari ragioni di urgenza, il Giudice Tutelare, letto il ricorso, fissa con decreto la data di udienza per l’audizione del beneficiario e per la convocazione del ricorrente e degli altri soggetti (congiunti, conviventi, ecc.) indicati nell’art. 406 c.c. Alla fine il Giudice emette un provvedimento nel quale vengono indicati i compiti che deve assolvere l’amministratore di sostegno. In particolare egli deve curare la persona (per quanto riguarda la salute) e anche il suo patrimonio. L’amministrazione di sostegno può anche essere revocata quando vengono meno le ragioni per le quali era stata chiesta.

MALTRATTAMENTI IN FAMIGLIA

Il reato dei maltrattamenti in famiglia è punito dal codice penale e ha lo scopo di tutelare le persone che hanno subito violenza all’interno del nucleo familiare.
Il reato si configura ogni qualvolta un soggetto maltratta una persona appartenente alla sua famiglia, con lui convivente oppure che gli è sottoposta alla sua autorità, o ancora che gli è stata affidata per ragioni di educazione, istruzione, cura, vigilanza, custodia oppure per l’esercizio di una professione o di un’arte.
Il reato di maltrattamenti in famiglia è stato inserito nel Codice Rosso, una legge che è nata per fornire una corsia preferenziale alle vittime della violenza, soprattutto se si tratta di donne e minori.
Nel codice rosso rientrano i fatti denunciati quando riguardano illeciti che si inseriscono all’interno di un più ampio quadro di violenza domestica.
Cosa succede dopo che viene sporta denuncia?
Dopo la denuncia, la polizia giudiziaria è tenuta a comunicare immediatamente la notizia al Pubblico Ministero, il quale se ritiene procederà con il rinvio a giudizio dell’indagato.
I maltrattamenti in famiglia, indipendentemente dal codice rosso, possono essere sia fisici che psicologici.
Come si può dimostrare la violenza psicologica?
Non è sempre facile dimostrare la violenza psicologica, perciò si consiglia di registrare le telefonate, sms, oppure whats app, scattare delle fotografie, procurarsi una testimonianza da parte delle persone fidate, immortalare con una videocamera i comportamenti dell’aggressore.
Nel termine ‘’maltrattamenti’0’’ è ricompresa qualsiasi atto prevaricatore. vessatorio, oppressivo, reiterati nel tempo, tali da produrre nella vittima una sofferenza sia fisica che morale, o anche che pregiudica il pieno sviluppo della personalità della stessa.
E’ importante quindi SEMPRE denunciare questa violenza ricevuta per fermare il reiterarsi di queste condotte da parte di chi non ha rispetto delle persone

Contatti

Telefono

Tel. +39 3396193545

Email

info@ilariamorosini.it

Riceve presso:

Via Marconi 5, Melegnano
Galleria del Corso 1, Milano

P.IVA/C.F: 08305300967

Mediazione familiare
Consulenza legale del diritto di famiglia.

Privacy policy

About

L'avvocato Ilaria Morosini tratta problematiche familiari. Il suo Master in mediazione familiare la porta ad avere anche un approccio più umano ai problemi legati alla famiglia.